Censire e raccogliere i dati già disponibili, generare i dati dove non sono ancora disponibili, memorizzarli in database, data warehouse e data lake, realizzare dashboard intelligenti
Contesto operativo
In uno stabilimento italiano di circa 3.000 mq, appartenente a una multinazionale specializzata nella produzione di alimenti per animali da reddito, è iniziato un percorso ambizioso verso la digitalizzazione dei processi logistico-produttivi. Lo stabilimento comprende quattro reparti principali:
- Filtrazione
- Miscelazione
- Microincapsulamento
- Controllo Qualità (CQ) e Confezionamento
Il layout produttivo è articolato e prevede linee di confezionamento automatizzate, in cui l’operatore deve soltanto alimentare le macchine con i batch di miscela (in polvere o liquido) e le relative confezioni. Gli altri impianti, pur avendo cicli operativi standardizzati – assimilabili per logica a quelle di una grande lavatrice industriale – richiedono ancora notevole impegno umano nelle operazioni di carico e scarico.
La forza lavoro è composta da:
- 48 operatori
- 6 tecnici di manutenzione: 2 meccanici/pneumatici, 2 elettrici/elettronici, 1 edile
- Due magazzini, uno per materie prime (MP) e uno per prodotto finito (PF). I semilavorati sono stoccati dagli operatori di produzione in buffer di reparto ad alta rotazione.
La spesa annuale per la manutenzione si attesta intorno ai 2 milioni di euro.
Strumentazione e raccolta dati
Negli impianti sono già presenti numerosi strumenti di misura, distribuiti nei vari reparti:
- Termocoppie
- Manometri elettronici e trasduttori di pressione
- Misuratori di portata
- Igrometri
- Vibrometri e accelerometri
- Celle di carico
Tutti questi dispositivi sono già digitali o dotati di sensori elettronici, in grado di convertire le grandezze fisiche in segnali elettrici/digitali. Tuttavia, fino a poco tempo fa i dati raccolti da questi strumenti non venivano sistematicamente acquisiti, memorizzati o integrati in un sistema informativo centralizzato.
Sistemi informativi esistenti
L’organizzazione IT prevede:
- Un gestionale centrale (tipo ERP) con i moduli:
- Acquisti
- Gestione materiali
- Gestione del personale
- Produzione
- Spedizione
- Fatturazione e contabilità
- Finanza e controllo di gestione
- Un applicativo di magazzino con funzionalità di carico/scarico tramite codice a barre e gestione a ubicazione dinamica
- Fogli Excel per:
- Manutenzione
- Controllo Qualità
- Reportistica con tabelle pivot e dashboard manuali
L’architettura delle reti aziendali dello stabilimento si fonda su una combinazione di tecnologie tradizionali e soluzioni moderne, con i seguenti elementi principali:
- WiFi industriale
- Rete cablata Ethernet
- VPN (Virtual Private Network)
- Server on-premise + Cloud ibrido
- Firewall e segmentazione di rete
- Access Point industriali
La sfida: costruire un’infrastruttura dati
Il primo passo è stato censire tutti i dati già presenti negli impianti e nei sistemi digitali esistenti. Questo ha permesso di:
- Identificare le sorgenti dati attive e passibili di digitalizzazione
- Mappare le variabili fisiche rilevate dagli strumenti (temperatura, pressione, vibrazioni, portata, umidità, peso, ecc.)
- Capire dove i dati non venivano ancora generati o raccolti in modo strutturato
Successivamente è iniziata la fase di acquisizione e centralizzazione dei dati, con l’obiettivo di:
- Aggiornare e integrare firmware e protocolli dei dispositivi di campo per garantire interoperabilità e corretta trasmissione dei dati
- Normalizzare e uniformare i dati provenienti da dispositivi con formati e protocolli diversi tramite software middleware dedicati
- Raccogliere le informazioni disponibili dal campo in tempo reale
- Generare le informazioni sulle operazioni di carico e scarico manuale delle macchine, dotando gli operatori di tablet o lettori di codici a barre/QR code per registrare le attività svolte e associare i batch movimentati, con integrazione al gestionale o a un’app dedicata.
- Storicizzarle in database relazionali, data warehouse e data lake
- Analizzarle attraverso dashboard intelligenti e strumenti di business intelligence
Verso una fabbrica più “intelligente”
Le dashboard, realizzate con strumenti semplici e accessibili come Microsoft Power BI ed Excel connessi ai database aziendali, permettono oggi di:
- Monitorare l’efficienza degli impianti in tempo reale
- Identificare anomalie o derive di processo grazie all’analisi dei dati storici
- Supportare decisioni manutentive sulla base di indicatori oggettivi e KPI
- Migliorare la programmazione della produzione in funzione della disponibilità e delle condizioni degli impianti

Risultati e prospettive
Grazie a questi primi passi, lo stabilimento ha potuto:
- Innalzare il livello di consapevolezza digitale del personale
- Ridurre i tempi di fermo impianto legati a guasti non previsti
- Avviare una transizione verso un modello predittivo di manutenzione e produzione
- Semplificare le attività di reportistica, con conseguente risparmio di tempo e aumento dell’affidabilità dei dati
Di seguito i principali KPI, prima e dopo l’intervento
KPI (Nome e Unità di Misura) |
Valore Prima dell’Intervento |
Valore Dopo l’Intervento |
Lead Time Ordine-Fine Produzione (giorni) |
3,5 giorni |
2,0 giorni |
Tasso di Utilizzo degli Impianti (%) |
68% |
82% |
Indice di Fermata Impianti Non Programmata (n./mese) |
9 fermate |
3 fermate |
% Ordini Evasi nei Tempi Previsti |
83% |
97% |
Accuratezza dei Dati di Magazzino (%) |
76% |
93% |
Tempo Medio di Reportistica Manuale (ore/settimana) |
11 ore |
3 ore |
Il progetto prosegue ora con l’integrazione di algoritmi di machine learning per anticipare le esigenze manutentive e ottimizzare i cicli produttivi. Questo caso dimostra che anche in contesti di PMI, l’avvio di un percorso di digitalizzazione dei processi logistico-produttivi può partire da ciò che già esiste: dati grezzi, strumenti parzialmente digitali e fogli Excel. Basta mettere ordine, integrare, raccogliere, visualizzare e migliorare.